
Ancora una fumata nera per lo stabilimento Marelli di Sulmona. Al termine del tavolo convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la situazione rimane incerta, tra attese per la conclusione della procedura fallimentare negli Stati Uniti e richieste di investimenti mirati.
L’azienda è ancora sottoposta alla Chapter 11 davanti alla Corte del Delaware: la procedura, secondo quanto emerso, dovrebbe concludersi entro il 4 maggio 2026. Solo allora sarà possibile avere chiarezza sul piano industriale e sulle prospettive di crescita e mantenimento dei livelli occupazionali.
L’assessore regionale alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, intervenuta al tavolo in rappresentanza della Regione Abruzzo, ha sottolineato la necessità di attendere il piano di sostenibilità economico-finanziaria che Marelli presenterà a gennaio, con un respiro quinquennale accompagnato da un piano industriale altrettanto lungo. “Occorre un impegno serio in investimenti per lo stabilimento di Sulmona – ha dichiarato Magnacca –. La Regione continuerà a sollecitare Stellantis affinché assuma le proprie responsabilità sul futuro dello stabilimento, ma anche Marelli deve fare la sua parte”.
Durante l’incontro è stata ribadita la condizione di monocommittenza dello stabilimento, con Stellantis rimasto quasi l’unico cliente di tre degli stabilimenti italiani del gruppo. “La situazione è complessa e variabile, legata all’overcapacity europea e ai piani industriali condizionati dalla transizione verde – ha aggiunto l’assessore –. La presenza dei cinque fondi che diventeranno proprietari del gruppo Marelli è stata importante per avere maggiore consapevolezza sugli investimenti necessari in Italia”.









