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Controlli a tappeto, nelle ultime settimane, dei CC del nucleo antisofisticazione sulle filiere alimentari, etnici, kebab, ristoranti, macellerie delle quali 30 sono risultate non conformi per la presenza di gravi carenze igienico sanitarie legate soprattutto all’assenza di adeguate operazioni di pulizia e sanificazione di locali e attrezzature, ma anche allo stoccaggio delle materie prime, alla tracciabilità delle stesse e piani di autocontrollo non adeguati o insufficienti. Nella provincia dell’Aquila in due macellerie etniche della Marsica sono state riscontrate le maggiori carenze igienico sanitarie; in un caso venivano esposti in vendita prodotti non alimentari tra cui pentolame e calzature e circa 100 kg di merce scaduta (per lo più legumi e spezie) e non tracciata (vegetali in salamoia) per la quale la Asl ne ha disposto la distruzione; in un secondo caso, oltre a carenze nell’attuazione delle procedure di autocontrollo e alla mancata formazione del personale, è stata rinvenuta la presenza di circa 13 kg di derrate alimentari e materie prime sfuse prive di indicazioni di tracciabilità che hanno portato l’Asl competente ad adottare un provvedimento di sospensione dell’attività e distruzione degli alimenti.

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