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“Hai vent’anni”, scrive sui social, “è capodanno e decidi di osare e mettere quel vestito che ti fa sentire carina, e sì magari anche un po’ sexy, e fregartene di cosa possa pensare la gente. Dopo tanti sguardi e commenti su cui passi sopra, un tizio si siede di fronte a te e si presenta stringendoti la mano. Ma poi continua a cercare la tua mano e anche se tu lo scansi e gli ripeti di smetterla, con la scusa scivola con la mano più su e ti tocca. E ti ritrovi a farti piccola nel tuo cappotto e pensare di chiudere quel vestito per sempre nell’armadio. Ci pensi e ti ripeti che tu sei libera di vestirti come vuoi senza far intendere altro, che non doveva permettersi seppure non era sobrio, che non ne hai colpa. Eppure quella che si sente sbagliata sei tu e, pure se sai che non dovresti, ti senti in colpa per avergli stretto la mano, per aver osato con quella scollatura, per non aver sclerato di brutto da subito. E magari di fronte a commenti come ma è un ragazzo tranquillo, eh ma con quel décolleté o peggio dai almeno ti hanno guardata, ti senti solo peggio. Ti dici di non pensarci più, ma poi il giorno dopo ogni volta che chiudi gli occhi, rivedi la faccia e la mano di quel tizio di cui nemmeno ricordi il nome”.

Questo è un bellissimo post pubblicato sui social da una giovane marsicana oggetto di gesti che hanno sconfinato la gentilezza nella notte di capodanno, solo perché si era vestita carinamente. Ha avuto coraggio e ha raccontato tutto sul social per tutte le donne che hanno subìto molestie.

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