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Durante la conferenza stampa il governatore Marsilio afferma che, in base agli ultimi dati, l’Abruzzo potrebbe diventare gialla. Polemizza, poi, con le restrizioni ‘eccessive’, dice, dettate dal Governo:

“Abbiamo anticipato la cura a cui abbiamo sottoposto la regione e questa ha anticipato anche il ritorno alla normalità. Infatti ora siamo già praticamente in zona gialla. Siamo pienamente nello scenario uno. Auspico che il Governo non voglia insistere con una classificazione interamente basata sull’interpretazione di una norma. Impedire per due settimane a chiunque di uscire di casa e allontanarsi dal proprio domicilio, la zona rossa significa questo, a noi sembra un po’ eccessivo. Che dentro i confini regionali non ci si possa incontrare tra parenti, senza cenoni e senza bisbocce particolari, a noi sembra eccessivamente punitivo”.

“Sui dati di ieri – illustra Marsilio– l’Abruzzo segna, con 59 posti occupati in terapia intensiva su 189, il 31,2% dell’occupazione dei posti letto. E oggi questo numero si è abbassato ulteriormente. Se domani avremo una nuova contrazione potremo annunciare che l’Abruzzo è uscito dalla zona di allarme. Lo stesso avviene per i posti letto in area medica, il cui tasso di occupazione è al 40,31%. L’Abruzzo è perfettamente in linea con la media nazionale. L’Rt è a 0,82, a fronte di diverse regioni che sfiorano o superano addirittura l’uno. Questo torno a dirlo per rappresentare gli importanti risultati raggiunti. Ci sono regioni che sono uscite dalla zona rossa e persino dall’arancione e hanno oggi un Rt, un’occupazione delle terapie intensive e delle aree non critiche peggiori dell’Abruzzo, che invece deve ancora guadagnarsi la pagnotta”.

“Torneremo ad affrontare il Governo in questi giorni sulla base dei numeri, manderemo una relazione nella quale citeremo anche degli studi, tra cui quello della Columbia University, che ha dimostrato scientificamente come anticipare la cura abbia un effetto molto importante e anticipi i tempi di uscita dall’emergenza. Ripeteremo al governo che è sbagliato applicare a tutti la stessa durata della cura, perché non è così che funziona in medicina. Spero che il Governo sia più sereno e possa valutare con maggiore apertura mentale la relazione che gli presenteremo, sulla base della quale chiederemo di adottare le misure conseguenti”.

“C’è la volontà, che si sta consolidando, che vedrebbe, come tante indiscrezioni confermano, l’istituzione, dal 24 dicembre al 6-7 gennaio, della zona rossa in tutta Italia. Ci siamo permessi di far presente al Governo alcuni elementi:  queste decisioni devono essere prese il prima possibile e comunicate nella maniera più chiara possibile perché tutti devono poter programmare la propria vita. Fino ad oggi l’aspettativa creata dal Governo era contraria. Il presidente del Consiglio rassicurava l’Italia dicendo che la situazione migliorava e che a Natale saremmo stati tutti gialli. “Ci sembra anche un po’ schizofrenico – aggiunge – che venerdì assistiamo alla solita lotteria del giallo, arancione, rosso, nel fine settimana del 18-20 dicembre si crea la finestra degli spostamenti massivi per le regioni gialle e, poi, dopo, tutti fermi”.

Interviene, poi, l’assessore Verì: “La nostra regione, tra domani e dopodomani la Cabina di regia avrà modo di esprimersi, ha tutti gli indicatori a favore di una zona gialla. Più che di colori parlo in termini sanitari. Riduzione dei posti letto di terapia intensiva e riduzione dell’occupazione dei posti letto di medicina covid. Elementi importanti, come è importante l’indicatore che definisce il tempo che intercorre tra la diagnosi e la presa in carico del paziente. Vuol dire che la nostra rete funziona. Quando c’è stata la volontà di inserire la zona rossa in regione è stato un momento importante di consapevolezza e di prevenzione e per questo ringraziamo il presidente Marsilio”.

 

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