SULMONA – “Un’altra Sulmona è possibile. Quale? Una Sulmona liberata dalla cappa del clientelismo, dalla politica personale e affaristica”. Con queste parole il candidato sindaco del centrodestra, Vittorio Masci, lancia la sfida elettorale all’indomani dell’ufficializzazione della candidatura da parte della coalizione di riferimento. Il percorso è stato lungo e insidioso. Masci aveva lanciato il sasso nello stagno. Una sorta di “chiamata alle armi” per dirla con le parole del candidato sindaco che ha portato a ricompattare, almeno sulla carta, la coalizione. Non senza difficoltà visti i nomi circolati nelle ultime settimane. A Masci il delicato compito di fidelizzare e recuperare l’elettorato del centrodestra visto che una parte della coalizione ha fatto scelte diverse. Anche se il progetto va al di là del recinto politico. “La mia chiamata non è limitata. Voglio subito chiarire questo aspetto perché con queste elezioni si sceglie il sindaco. Io non mi sono autocandidato ma messo a disposizione. E’ bene che il progetto si allarghi a quanti vogliono dare un nuovo volto politico-amministrativo alla città”- esordisce Masci spiegando di voler essere, in caso di elezione, un sindaco libero, tra la gente ma non di marciapiede, in grado di dialogare anche con la macchina amministrativa mortificata e con il territorio. “Agli elettori il compito di scegliere il sindaco. L’importante è che non scelgano chi promette incarichi e posti di lavoro perché questo tipo di politica clientelare deve finire”- tuona il candidato sindaco mettendo i primi temi sul tavolo: macchina amministrativa, il recupero di un ruolo guida sul territorio, una politica contro l’indebitamento degli enti sovracomunali. La campagna elettorale deve ancora entrare nel vivo ma il centrodestra lancia la sfida.
Andrea D’Aurelio