
Usura in concorso e tentato omicidio. Con queste accuse il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha rinviato a giudizio L.D.R., L.S., B.S., S.D.R. , M.D.M e L.M., imputati per l’aggressione a colpi di chiave inglese. La vicenda risale al 2018. Le indagini degli investigatori dell’anticrimine, guidati all’epoca dei fatti dal sostituto commissario, Daniele L’Erario, avevano portato all’esecuzione delle misure cautelari. Nello specifico tutto era avvenuto nel settembre di quell’anno quando una delle imputate (S.D.R) si era recata ad un autolavaggio di Sulmona pretendendo dalla titolare la restituzione di un prestito di tremila euro del 2016 che secondo il suo punto di vista doveva essere consegnato in quel momento. Alla giustificazione della donna che aveva già provveduto ampiamente a restituire il denaro – in due anni e mezzo aveva consegnato alla famiglia circa 18 mila euro a fronte di tremila euro che era l’originale prestito – l’imputata avevav afferrato una chiave inglese a croce colpendo ripetutamente la proprietaria dell’autolavaggio procurandole ferite alla testa e alle braccia con una prognosi di 50 giorni. L’indagine aveva portato a scoprire un vasto giro di usura in città. Nella rete della procura sono finiti anche gli altri imputati, in parte appartenenti allo stesso nucleo familiare. Gli avvocati difensori Stefano Michelangelo, Silvia Iafolla e Alessandro Rotolo sono pronti a dare battaglia. La vittima è invece assistita dall’avvocato, Andrea Marino. Prima udienza del prossimo il 14 ottobre. Inoltre dall’inchiesta era scaturito un altro filone che coinvolge la broker e l’ex preside, per le quali la procura ha chiesto recentemente l’archiviazione