SULMONA. Dopo la campagna di sensibilizzazione arrivano le multe. Pugno duro della polizia locale di Sulmona contro i titolari delle attività commerciali che lasciano i mastelli della raccolta differenziata nell’area esterna delle proprie attività. L’operazione anti-degrado è stata avviata proprio in questi giorni con le prime sanzioni elevate. Solo nella centrale piazza Garibaldi, dove sono scattati i controlli della polizia municipale, coordinata dal Comandante-Dirigente, Domenico Giannetta, sono stati multati cinque esercenti con una sanzione amministrativa da 50 euro. I vigili urbani, nei giorni scorsi, avevano sensibilizzato i commercianti sull’argomento, rispolverando un’ordinanza del 2017, firmata dall’ex sindaco, Annamaria Casini. Il provvedimento dispone che i “mastelli della raccolta differenziata devono essere tenuti all’interno delle singole attività” oppure in locali privati. Non possono essere esposti, in ogni caso, all’esterno dei negozi. Dalla prevenzione, gli agenti della polizia locale, sono passati alla repressione. I controlli saranno ripetuti nei prossimi giorni lungo tutto il centro storico sulmonese ma anche in altre zone della città. Il primo blitz, tuttavia, ha scatenato la dura reazione dei commercianti, che non hanno digerito le multe e sono sul piede di guerra. “Ci incontreremo nei prossimi giorni per valutare il da farsi”- interviene Alessandro Candido, uno degli esercenti della piazza, sul quotidiano “Il Centro”. “Se non prendiamo la multa dai vigili, rischiamo di essere sanzionati dalla Asl. Non possiamo recarci nell’isola ecologica perché dovremmo attrezzarci di furgoni con montacarichi né possiamo affittare magazzini solo per metterci i mastelli. Il Comune dovrebbe darci gli strumenti per fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile, ad esempio allestendo un’isola ecologica in centro”- aggiunge Candido che rincara: “certi servizi sono compresi nel pagamento delle nostre tasse. Piuttosto il Comune dovrebbe pensare anche ai propri doveri: verde pubblico, strade dissestate, carenza di cestini. Si parla tanto di decoro ma poco si è fatto. Se non ci fossimo noi, i turisti in questa città, potrebbero fare ben poco”. Sulla stessa lunghezza d’onda, Lorenza Mancinelli, titolare di un altro esercizio pubblico in piazza. “Credo di offrire un servizio alla città, i miei arredi costano oltre 10 mila euro. I turisti fanno le foto al mio locale. Sono esausta, avvilita e ti viene voglia di andare via da Sulmona, altrove un locale come il mio sarebbe apprezzato”- conclude Mancinelli.