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SULMONA – Diceva bene Venditti. “La matematica non sarà il mio mestiere”. Lo hanno ripetuto oggi al termine della seconda prova degli esami di stato i liceali dello Scientifico, almeno quelli che si sono avvicinati al microfono. Ma non si sottraggono al respiro di sollievo perché l’ostacolo più temuto, a prescindere dal risultato, è superato. Qualche eccezione c’è sempre. Il sorriso strappato a due ragazze sicuramente fa capire che non è stata una debacle totale. “C’è un po’ di incertezza ma l’importante che è anche questa è andata perché sicuramente si tratta dello scoglio più grande da superare”- hanno risposto gli studenti tagliando corto. La seconda prova per lo Scientifico verteva su un primo problema su una macchina per produzione industriale di mattonelle (giudicato piuttosto difficile), ed un secondo problema sullo studio di funzione. Al Classico la versione di greco di Aristotele, un brano che ripropone l’importanza fondamentale dell’amicizia. Al liceo Scienze umane spiccano i diritti e i principi democratici mentre fra le tracce dell’Artistico l’utopia da Kennedy a M. Luter King. Ora qualche giorno di riposo per i maturandi che torneranno sui banchi di scuola lunedì per la terza e ultima prova prima degli orali. Ma per molti l’ostacolo più ostico è superato e quindi si pensa già alla vacanze senza sottrarre tempo allo studio.

Andrea D’Aurelio

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