
Tornano nella disponibilità del 36enne, F.C., arrestato con un chilo di droga e 240 mila euro in contanti, due delle quattro auto sequestrate dal gip del Tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni. A restituirgli le vetture (una Fiat Cinquecento e una Tiguaim) sono stati i giudici del Tribunale per il Riesame dell’Aquila, ritenendo che i mezzi non siano frutto di provenienza illecita o comunque non vi siano evidenze probatorie a riguardo. Il Riesame ha quindi accolto parzialmente il ricorso degli avvocati difensori Alessandro Margiotta e Pasquale Milo, i quali hanno già presentato ricorso in Cassazione per gli altri beni sequestrati, altre due auto di cui una d’epoca che appartenevano al “tesoro” del 36enne. Dopo il sequestro del denaro contante, l’inchiesta della Procura della Repubblica di Sulmona si allarga anche ai beni di proprietà del 36enne. Il maxi blitz era scattato lo scorso 26 settembre quando le fiamme gialle avevano sequestrato 540 grammi di cocaina, 200 grammi di fumo, bilancini di precisione, coltelli, tirapugni e la somma di 236 mila euro in contanti suddivisa in banconote da taglio conservate in una borsa. Da qui le manette e l’arresto in flagranza di reato. Un’inchiesta più ampia che ora Procura e guardia di finanza si apprestano a chiudere, non appena saranno esaminati gli otto telefoni trovati nel deposito.









