
Rissa aggravata in concorso, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Queste le accuse che, a vario titolo, la procura della repubblica di Sulmona contesta a dodici operai stranieri che domenica hanno dato vita ad una maxi rissa nel piazzale dell’hotel Salvador di viale della Repubblica. Il sostituto procuratore, Stefano Iafolla, ha aperto un fascicolo e ha iscritto gli operai coinvolti sul registro degli indagati. Le indagini sono affidate alla squadra anticrimine del commissariato di Sulmona, coordinato dal commissario capo, Carmine Di Cato. Gli agenti del commissario hanno raccolto le testimonianze dei presenti e hanno identificato dodici persone, tutte denunciate in stato di libertà. Saranno i successivi accertamenti a scandagliare le diverse posizioni. Dalla prima ricostruzione è emerso che due dei dodici operai, che alloggiano nella struttura e lavorano per conto di una ditta peligna, si sono azzuffati nel piazzale dell’hotel, a pochi metri dal distributore di benzina, davanti ad alcuni passanti. Prima le urla e le minacce e poi le botte. Nel corso della rissa, che ha coinvolto a catena tutto il gruppo, è spuntata anche una bottiglia di vetro con la quale è stato ferito un giovane romeno, trasportato in ospedale, fortunatamente non in condizioni gravi. All’arrivo di polizia e carabinieri sul posto, il clima è rimasto teso tanto che un 30enne romeno ha tirato fuori un’ascia, minacciando i suoi colleghi. Bloccato dalla polizia, ha opposto resistenza agli agenti. Per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato. Oggi comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida.