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SULMONA – Corsa a sette per cinque posti da dirigente medici tra il pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona e quello dell’Aquila. All’avviso pubblico bandito dalla Asl, l’ultima chiamata per il presidio peligno per usare le parole dell’azienda, hanno risposto otto medici. Una domanda è stata esclusa dalla commissione perché non conforme alla vigente normativa e a quanto richiesto nel bando mentre le altre sette istanze risultano valide. Hanno risposto all’avviso dell’azienda e restano in sella per un contratto di assunzione a tempo determinato due candidati in possesso di specializzazione, quattro candidati iscritti all’ultimo anno del corso di specializzazione e un candidato iscritto al penultimo anno del corso di specializzazione. Tra i cinque dirigenti medici, che saranno reclutati, dovrebbe quindi arrivare il tanto atteso rinforzo anche per il pronto soccorso sulmonese incappato nel vortice della grave e conclamata carenza di organico. In tempo di emergenza, come abbiamo documentato con il nostro servizio-inchiesta che è diventato virale, nel reparto opera un solo medico per turno che è costretto a fare la spola dal pronto soccorso di via Montesanto al pre-triage di viale Mazzini. Una ovvietà che è stata immortalata dalle nostre telecamere e che pure avrebbe scatenato qualche reazione. C’è da sperare quindi che qualche medico si accontenti di un anno di servizio a Sulmona, eventualmente prorogabile, anche se gli interventi promessi e richiesti sono ben altri, come ad esempio la nomina dei primari di cardiologia, dello stesso pronto soccorso, ostetricia/ginecologia e medicina. Lo sblocco dei concorsi è stato annunciato dall’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, ma ora si attende il passaggio agli atti formali senza dimenticare che il piano assunzioni a tempo determinato non giova al potenziamento del nosocomio sulmonese.

Andrea D’Aurelio

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