TERAMO – L’inchiesta sul medico R.P., originario del Bagnaturo di Pratola Peligna e ai domiciliari per omicidio colposo di un paziente, passa ufficialmente alla Procura di Teramo. La Procura di Catanzaro ha infatti già inviato gli atti, con il pm titolare del fascicolo che ora dovrà chiedere una nuova misura nei confronti del professionista, destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione dall’Ordine dei medici. L’inchiesta è partita dalla Procura di Catanzaro, nell’ambito di una più vasta indagine sulle posizioni no vax del medico, ma il gip nell’emettere l’ordinanza di custodia cautelare si è dichiarato territorialmente incompetente, in considerazione del fatto che la presunta condotta omissiva del medico sia avvenuta a Teramo. Per l’accusa, in particolare, sarebbero state le terapie consigliate telefonicamente a un suo paziente, camionista casertano di 68 anni in cura dal ginecologo dal 2020, a causarne la morte per infarto. Mercoledì mattina, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il medico si è intanto difeso tre ore davanti al giudice per rogatoria respingendo tutte le accuse e, nelle prossime ore, è atteso il pronunciamento del gip di Catanzaro sul mantenimento della prima misura. Il giudice, nel frattempo, ha accolto l’istanza per far entrare nell’alloggio del medico una sua collaboratrice, mentre per il momento il difensore del medico, l’avvocato teramano Tommaso Navarra, non ha presentato richieste di sostituzione della misura. (a.d’.a.)
Riproduzione riservata