
SULMONA. Anche la Casa di Vetro invoca la protesta di piazza per la refezione scolastica. Secondo Marco Alberico, “remunerare una babysitter che riprenda il/la bambino/a da scuola. I bambini delle materne, non potendo consumatore il pasto a scuola, sono costretti all’orario ridotto delle 13:30 (con la mensa attiva uscirebbero alle 16:00). Se i nonni non sono presenti e non si ha la disponibilità economica per pagare una babysitter, i genitori utilizzano i permessi lavorativi per l’uscita anticipa dei figli da scuola.
I bambini delle elementari, in attesa dell’inizio della refezione scolastica, possono pranzare al sacco. Il cibo per essere ammesso a scuola deve rispettare regole rigide, ciò comporta che spesso gli studenti sono spinti a pranzare con un panino per comodità. Più di un nutrizionista storcerebbe il naso. Le famiglie mono genitoriali subiscono il doppio i disagi di cui sopra”. La situazione resta particolarmente tesa