La giunta comunale di Sulmona ha affidato l’incarico all’avvocato, Paolo Colasante del foro di Roma, per impugnare la sentenza del Tar del Lazio dello scorso 19 gennaio, attraverso la quale, i giudici amministrativi avevano respinto il ricorso presentato dal comune peligno, sulla costruzione del metanodotto Snam, condannandolo al pagamento delle spese di giudizio per 14 mila euro. Il comune ha ritenuto di “non condividere l’assunto secondo cui l’autorizzazione del metanodotto costituisca già cosa giudicata nell’ambito dei giudizi che hanno interessato la centrale di compressione gas di Sulmona, trattandosi di opere distinte, anche per espressa richiesta della società Snam, la quale, nonostante avesse ottenuto il decreto Via con riguardo ad entrambe le opere, ha richiesto lo sdoppiamento del procedimento; perciò, i giudizi intervenuti con riguardo all’una non dovrebbero essere in grado di produrre alcun effetto rispetto all’altra”.