
Ricettazione e acquisto di cose di sospetta provenienzal. Sono queste le accuse che, a vario titolo, il sostituto procuratore della repubblica, Edoardo Mariotti, contesta ad un avvocato del foro di Sulmona e ad un orefice. I carabinieri della compagnia di Sulmona, comandanti dal maggiore Toni Di Giosia, hanno notificato l’avviso di garanzia e di chiusura delle indagini preliminari. Ora i due indagati hanno venti giorni di tempo per presentare le memorie difensive o chiedere di essere indagati a norma di legge. I fatti risalgono al periodo luglio-agosto 2024. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia di un’anziana sulmonese, parente dell’avvocato, che aveva denunciato il furto di monili in oro in casa, avvenuto a dicembre 2022. Secondo l’accusa, ancora da riscontrare, l’avvocato è accusato di ricettazione, per aver ricevuto i gioielli di proprietà della donna e al fine di trarne profitto e di averli affidati ad un orefice per la vendita. Quest’ultimo è accusato invece di aver acquisito i monili di sospetta provenienza. Si tratta di una collana di perle bianche, un bracciale di perle bianche, un anello di forma ovale in oro bianco con zaffiri neri e bianchi incastonati, un paio di orecchini in oro bianco con brillanti bianchi incastonati, un anello a fascia in oro giallo con brillanti e zaffiro, un anello di fascia di brillanti e perla. Gioielli dal valore di migliaia di euro. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Alessandro Margiotta e Alessandra Vella, pronti a dare battaglia