sad and scared female teenager with computer laptop suffering cyberbullying and harassment being online abused by stalker or gossip feeling desperate and humiliated in cyber bullying concept

“Tra non molto scopro dove abiti. Ti vengo a prendere a casa e dopo che ti ho messo le mani addosso come si deve mi faccio il 41 bis con il sorriso”. Sono minacce gravi quelle postate su facebook da un 39enne di Sulmona, già noto alle forze dell’ordine, che è stato rinchiuso ieri nel carcere di massima sicurezza di Sulmona con l’accusa di atti persecutori. A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal giudice per le indagini preliminari Marta Sarnelli, sono stati gli ispettori della squadra anticrimine del commissariato di Sulmona. I fatti risalgono ai mesi di agosto e settembre quando l’uomo, già condannato per lo stesso reato, aveva pubblicato una serie di post rivolti alla sua ex moglie e all’attuale compagno di quest’ultima. “Non mettetemi nelle condizioni di venirvi a cercare altrimenti divento pericoloso”- avverte il 39enne che ha stalkerizzato le due persone offese dopo aver visto su TikTok il video con il figlio minore e il nuovo compagno della sua ex. Per il gip ricorrono gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato che aveva patteggiato la pena complessiva di un anno e quattro mesi di reclusione per aver minacciato moglie e suocera. Nella sua abitazione, tra il 2023 e il 2024, la polizia aveva trovato alcune pistole ad aria compressa, un martello, un basco militare e alcuni coltelli da cucina. “Non emerge una capacità di autocontrollo dell’indagato, in grado di frenare lo stesso in caso di impulso aggressivo anche solo in presenza di incontro occasionale con la ex moglie e il nuovo compagno”- scrive il giudice nell’ordinanza, ritenendo che nemmeno la misura degli arresti domiciliari sarebbe idonea ad evitare che l’uomo cessi le condotte minacciose e vessatorie. L’indagato, che sarà sentito nei prossimi cinque giorni con l’interrogatorio di garanzia, è difeso dall’avvocato Annasara Di Pietro mentre le persone offese sono assistite dall’avvocata Teresa Nannarone









