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SULMONA – Dovrà rispondere dell’accusa di minaccia un 48 enne di Sulmona, M.B., che nella vigilia di Natale del 2016 e nei giorni a seguire avrebbe provato a intimidire con telefonate anonime un ispettore della Squadra Anticrimine del Commissariato di via Sallustio e due suoi collaboratori. L’uomo è stato denunciato dalla Polizia per minacce e ora dovrà affrontare il processo che si aprirà solo a giugno, dopo il rinvio disposto nei giorni scorsi dal giudice del Tribunale di Sulmona, Marco Billi. Stando al quadro accusatorio il 48 enne avrebbe effettuato ben due telefonate al centralino del 113 quel 24 dicembre 2016. “Prima di Capodanno dì a L’Erario che gli moglie e figli”- ha detto al telefono l’indagato alludendo all’ispettore superiore dell’Anticrimine. Ma nella stessa giornata identica minaccia ha riservato per il Sovrintendente Capo dell’Anticrimine, Roberto Pizzoferrato. Ci ha riprovato il 29 dicembre 2016 chiamando in quel caso, sempre con il numero privato, al telefono mobile dell’ispettore L’Erario. L’ultima telefonata risale al 5 gennaio 2017 quando minacciò l’allora assistente capo della Squadra Anticrimine, Silvio Di Girolamo. Attraverso una serie di ricostruzioni tecniche, probabilmente anche dei tabulati, la Polizia è arrivata a identificare e denunciare l’uomo. Il processo si aprirà nel mese di giugno. Il 48 enne è difeso dall’avvocato del foro di Sulmona, Margherita Faraglia.

Andrea D’Aurelio

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