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SULMONA – Arresto convalidato e misura cautelare in carcere per il 28 enne domiciliato a Pescasseroli, residente in provincia di Roma, che l’altro giorno aveva minacciato di morte con un machete Carabinieri e sanitari dopo aver dato in escandescenza mentre era agli arresti domiciliari. Oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza di reato dai Carabinieri e ha confermato la misura cautelare in carcere, concedendo inoltre i termini a difesa al suo legale. Il rito per direttissima riprenderà quindi nella prossima udienza quando, molto probabilmente, sarà prodotta in aula una perizia psichiatrica stilata sul 28 enne in un processo analogo, visto che il quadro psicologico del giovane risulta pressocchè identico.  L’allarme era scattato la sera del 7 giugno nell’abitazione dove il giovane stava scontando un periodo di arresti domiciliari. All’arrivo dei militari l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica e non nuovo ad esplosioni di violenza, presentava anche ferite lacero contuse autoinflitte sul braccio sinistro. Dopo aver minacciato i carabinieri, il 28enne ha accentuato il suo raptus all’arrivo del personale sanitario: brandendo un machete con una lama di 5 cm, ha iniziato ad aggredire verbalmente tutti i presenti minacciandoli di morte qualora lo avessero ulteriormente avvicinato, facendo crescere la tensione anche tra il vicinato dell’appartamento. Dopo una lunga trattativa, i carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro sono riusciti ad approfittare di un un attimo di respiro, nel quale hanno immobilizzato l’uomo. Da qui l’arresto, convalidato oggi dal Tribunale. Per il momento il giovane resta dietro le sbarre. (a.d’.a.)

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