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SULMONA – Di nuovo in azzurro l’abruzzese Marco Carrozza.  Ai mondiali di pattinaggio Artistico, in programma da venerdì 1 ottobre in Paraguay, ci sarà anche il sulmonese Marco Carrozza, in qualità di fisioterapista e osteopata. In particolare l’evento si svolgerà nella capitale Asunción, dove saranno presenti oltre 1500 atleti, intenzionati a portare in pista il miglior pattinaggio mondiale. Il CT della Nazionale di Artistico ha molta fiducia nei suoi atleti e nell’apparato medico-sanitario che li supporta con la competenza necessaria per poter vincere più medaglie possibili, soprattutto quelle di color oro. Pertanto, anche se nessun podio è scontato, dal momento che le altre nazionali hanno fatto notevoli progressi in questi ultimi anni, rendendo la competizione, sul piano dei risultati, molto incerta, l’assoluta fiducia e negli atleti e nell’apparato sanitario, che è quello più determinante ai fini del mantenimento della condizione acquisita, attraverso un lavoro di preparazione fisica puntuale ed efficiente, con l’osservazione attenta ed oculata, mediante l’attività di manipolazione e l’individuazione delle cause che possono determinare infortuni o stati di tensioni dannosi per la fluidità del movimento richiesta dalle diverse discipline dell’Artistico, porta la Presidenza federale e il Settore tecnico a ben sperare in un numero di medaglie adeguate all’alto valore della compagine azzurra. Per i motivi cennati si evidenzia che l’impegno dovrà essere moltiplicato se si vorrà mantenere alta la leadership italiana nel mondo. In tale contesto gli azzurri cercheranno di esprimersi al meglio per poter raggiungere i traguardi prefissati. Da una disamina più approfondita, in campo maschile, dovrebbe essere la Spagna l’avversario più temibile, in quanto motivata a fare incetta di medaglie. In campo femminile, invece, le italiane non dovrebbero avere rivali, considerato che sia la squadra iberica che quella portoghese risultano un tantino al di sotto delle azzurre. In definitiva un mondiale in cui la nazionale italiana potrà farla da padrone. Un successo, se così dovesse essere, frutto di un lavoro di squadra tra apparato tecnico atletico e apparato medico-sanitario, il cui coordinamento porterà gli atleti a cercare e a fare la migliore prestazione possibile, mettendo al primo posto le qualità degli stessi e il miglior modo con cui metterle in atto attraverso un lavoro di staff.
Alla luce del quadro delineato in precedenza, si comprende il valore del professionista sulmonese, la cui convocazione, in un contesto mondiale di alta quotazione, dove la nazionale italiana, con l’elevata professionalità dei suoi componenti, rappresenta la migliore compagine in assoluto, sta a significare il coronamento di un percorso fatto di impegno, applicazione e studio che lo hanno portato al riconoscimento attuale da parte dei maggiorenti della FISR.(Red)

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