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SULMONA – Il Monumento dei caduti di piazza Carlo Tresca tiene tutti con il fiato sospeso. Sono stati eseguiti altri rilievi tecnici prima di procedere alla riscrittura dei nomi cancellati e alla correzione delle errate iscrizioni. E il tempo continua a passare. Era il 3 novembre 2017 quando fu illustrato il progetto che è in corso d’opera e che vede in prima linea la Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio con il Comune di Sulmona, la Soprintendenza dei Beni Culturali e lo storico Fabio Valerio Maiorano. Scattò quindi il sopralluogo tecnico sullo storico monumento da parte della Soprintendenza. Ma una prima ricognizione dei nomi mancanti e delle errate iscrizioni sul monumento è stata eseguita dallo stesso Maiorano. Un lavoro certosino e meticoloso che iniziò su impulso ddl generale Italo Giammarco dell’associazione nazionale Il Fante. Poi si sono resi necessari alcuni rilievi tecnici per stabilire le modalità d’intervento. Da Palazzo San Francesco restano in attesa delle risultanze ma nel frattempo le ricorrenze si succedono e si continuano ad onorare i caduti con i nomi illeggibili. “Ci stiamo lavorando anche se a piccoli passi. Dobbiamo capire non solo come riscrivere i nomi cancellati ma anche come inserire i caduti che non sono stati menzionati nel monumento, alla luce del lavoro svolto da Maiorano”- fa sapere la Presidente del Consiglio Comunale, Katia Di Marzio. Altro ostacolo da superare è quello della permanenza dei fondi. Risale al 2004 l’ultimo intervento di rimessa a nuovo delle lastre di marmo sull’opera, la quale fu inaugurata nel 1922 su un progetto dello scultore Granata, mentre la statua in bronzo, figlia della maestria dell’artista sulmonese Umberto Malvestuto, è più recente. L’ennesimo appello è che non ci sia più un altro 2 giugno, 4 novembre o 25 aprile, senza mettere mano a un pezzo di storia.

Andrea D’Aurelio

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