

SULMONA. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha fissato l’udienza al prossimo 16 giugno per la morte Flora D’Amato, 84enne di Sulmona, morta nell’ex pre triage dell’ospedale peligno dopo il contagio nella clinica San Raffaele. La vicenda, che risale al 20 novembre 2020, finisce sul tavolo del gip dopo che i parenti dell’anziana si sono opposti alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura. Il quadro clinico dell’anziana era peggiorato in seguito all’infezione tanto che si era reso necessario il ricovero nell’ospedale di Sulmona dove l’anziana è deceduta. Il figlio, tramite l’avvocato, Alessandro Margiotta, aveva presentato una denuncia, chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare se la morte si poteva in qualche modo evitare e se all’interno della clinica, dove era avvenuto il contagio, erano state adottate tutte le misure di prevenzione. “Gli accertamenti delegati e svolti dal servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro non hanno acclarato condotte omissive o commissive riferibili a terzi e causalmente rilevanti in ordine al decesso”- scrive il sostituto procuratore, Stefano Iafolla, secondo il quale “gli elementi raccolti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna a carico di soggetti determinati”. Il fascicolo era stato aperto contro ignoti. Di parere contrario i familiari che hanno chiesto al gip ulteriori accertamenti sulla documentazione raccolta, sostenendo che “non sono stati effettuati accertamenti peritali in ordine a possibili omissioni”.