
Sarà eseguita in quaranta giorni, a partire dal prossimo 10 ottobre, la super perizia per la morte di Adelio Di Natale, il giovane maestro di sci di Roccaraso, deceduto il 19 novembre 2021, dopo essere rimasto ferito durante una battuta di caccia, tra Roccaraso e la frazione di Pietransieri. Lo ha deciso il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, che questa mattina ha conferito l’incarico a tre esperti per analizzare nel dettaglio le cartelle cliniche di Di Natale, l’intera documentazione sanitaria e le dichiarazioni rilasciate dal personale sanitario dei vari reperti che si sono occupati della degenza del 30enne nell’ospedale di Sulmona. L’obiettivo è quello di capire se il decesso possa essere stato cagionato da un’imperizia medica, legata al trattamento effettuato nel presidio ospedaliero peligno dove Di Natale era stato trasportato d’urgenza con uno shock emorragico e una frattura del femore. L’ipotesi dei familiari è che la mancata rimozione dei corpi estranei e la gestione del paziente avevano aggravato il quadro clinico del maestro di sci fino al decesso. Dopo il rigetto della richiesta di archiviazione, quattro medici sono finiti sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso. Di Natale aveva perso la vita dopo essere stato raggiunto da un proiettile alla gamba destra, esploso accidentalmente dal fucile che portava con sé. Prima la corsa disperata all’ospedale di Sulmona. Poi i trasferimenti, prima a Teramo e successivamente a Roma dove, purtroppo, è deceduto









