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Arriva un esposto per la morte dell’orso più amato d’Abruzzo. “Esprimiamo tutto il nostro sconcerto ed il nostro dolore per la morte dell’orso Juan Carrito, avvenuta ieri sera sulla statale 17 a Castel di Sangro a seguito dell’investimento di un’auto guidata da una giovane donna, investimento che avrebbe provocato la morte dell’orso a seguito delle ferite riportate per lo sciacciamento contro il guard rail della statale 17. L’orso Juan Carrito era noto in tutto il mondo per le sue scorribande alla ricerca di dolci, scorribande durante le quali svaligiava le pasticcerie di Roccaraso.”. Questa la nota dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA sulle cause della morte dell’orso marsicano. La comunicazione prosegue indicando, da parte degli animalisti, la presentazione di un esposto sulla vicenda. “Non vogliamo che su questa vicenda ci siano delle ombre o che vengano nascosti dei fatti – scrivono gli animalisti di AIDAA – per questo nei prossimi giorni presenteremo un esposto alla procura dell’Aquila per chedere indagini approfondite sulla dinamica dell’incidente e sulla tempistica dei soccorsi, così da capire se Juan Carrito poteva essere salvato. Sia chiaro, nessuna caccia alle streghe, ma una chiara richiesta di chiarezza, perché nessun eventuale particolare sia trascurato e affinché eventuali responsabilità possano essere accertate fino in fondo”. Ieri la notizia dell’investimento e, una manciata di minuti dopo, l’ufficialità della morte dell’orso: orami conosciuto ben oltre i confini regionali. Un’intera regione si era affezionata all’orso goloso: tanti lo avevano incontrato, altri lo avevano conosciuto attraverso i social

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