Il cuore e il fegato del barista deceduto per emorragia cerebrale salveranno altre vite umane. L’espianto degli organi è stato effettuato nel pomeriggio di ieri dall’equipe medica dell’ospedale di Avezzano dove il cuore di Francesco Pace, 55enne di Pettorano sul Gizio, ha cessato di battere lo scorso venerdì. L’uomo aveva dato il consenso per la donazione degli organi nel momento in cui aveva ritirato la carta d’identità elettronica nel suo comune di residenza. I medici, in linea con i protocolli, lo hanno tenuto sotto osservazione dopo la morte per verificare l’idoneità all’espianto. Al termine del periodo di monitoraggio, si è proceduto al prelievo del cuore e del fegato che sono stati trasportati in sicurezza in un ospedale romano. Sono destinati a due pazienti ricoverati in gravi condizioni. È l’ultimo gesto del barista che tutti hanno ricordato come una persona generosa ed altruista. Il 55enne si era sentito male nella serata di Natale. La compagna lo aveva trovato esamine nel bagno della sua attività di Pettorano. Poi la corsa prima nell’ospedale di Sulmona dove era stato sottoposto ai primi esami e poi in quello di Avezzano dove era stato trasferito d’urgenza e ricoverato in prognosi riservata. Il barista non è riuscito a sopravvivere all’emorragia cerebrale tanto che è deceduto nel pomeriggio di venerdì. La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Caliendo Celestial mentre i funerali si terranno oggi alle 15 nella Chiesa Madre di Pettorano.