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SULMONA. Sarà effettuata questa mattina, nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, l’autopsia su Franco Colecchia, il 47enne di Ateleta, morto a due mesi dall’incidente del pulimo Anffas. La procura della repubblica di Sulmona ha conferito l’incarico al medico legale, Cristian D’Ovidio, che dovrà chiarire se il decesso è legato alle conseguenze del sinistro o alla lunga degenza nell’ospedale aquilano. Come atto dovuto e a scanso di equivoci, la procura procederà ad acquisire le cartelle cliniche. La morte di Colecchia ha scosso la piccola comunità di Ateleta, sindaco in primis, che ha affidato il suo cordoglio sulle colonne del quotidiano Il Centro. “La vita ci insegna a fare tesoro delle proprie esperienze e a considerare quando la naturalezza di innumerevoli gesti possa diventare il sogno più ambito per chi ne è privato dalla nascita e non di certo per scelta. Stupidamente consideriamo un problema fisico altrui soltanto come un limite, senza mai realmente capire che nel tempo si trasforma in un vero punto di forza, insegnandoci che la semplicità di ogni gesto, di ogni sguardo e soprattutto di ogni sorriso, racchiude la forza e il vero significato della vita stessa”- scrive il sindaco ritenendo che “la vita non è solo un dono prezioso, unico e irripetibile, ma è anche una grande possibilità di poter lasciare un segno a testimonianza della propria esistenza. Ed è per questo caro Franco, che il ricordo del tuo sorriso, del tuo sguardo e dei tuoi baci, saranno le righe più belle al tuo idillio alla vita”. “In questo momento penso sia doveroso il rispetto del dolore della famiglia e di tutti noi”- ha aggiunto Elide Isabettini, presidente dell’Anffas di Castel di Sangro. Le attività dell’associazione sono state sospese tanto che, nella giornata di ieri, il centro è rimasto chiuso. Sul tragico incidente del pulmino la procura della Repubblica di Sulmona aveva aperto un’inchiesta e nelle prossime ore procederà a modificare il capo d’imputazione a carico della conducente del pulmino, G.M.A., una 54enne di Castel di Sangro, da lesioni a omicidio stradale. La donna, che era stata già sentita dai carabinieri, aveva spiegato di aver perso il controllo all’improvviso, forse per un guasto meccanico del mezzo. Ipotesi che la procura sta verificando con una perizia affidata ad un consulente.

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