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SULMONA – E’ probabilmente riconducibile alle pregresse patologie cardiovascolari la morte di Domenico Liberatore, il 56 enne di Pratola Peligna, rinvenuto cadavere l’altro giorno nel bagno della stanza da ricovero del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove era stato accompagnato dai parenti per sottoporsi alle cure dei sanitari. E’ giunto a questa conclusione il medico legale, Ildo Polidoro, che nel pomeriggio di ieri ha svolto l’esame autoptico sul corpo dell’uomo. L’autopsia di fatto non ha sciolto i dubbi. Bisognerà attendere l’esito degli esami istologici per accertare eventuali imperizie da parte degli operatori del pronto soccorso. Per il momento la Procura della Repubblica di Sulmona, che ha aperto un’inchiesta sul caso, ha acquisito la cartella clinica di Liberatore come atto dovuto per ricostruire tutti i passaggi legati alla degenza del 56 enne in ospedale. L’uomo era arrivato al nosocomio domenica sera dopo aver avvertito uno stato di malessere. I medici hanno quindi deciso per il ricovero. Poi la morte che risale alla tarda serata di lunedì. Liberatore è stato trovato senza vita dal personale sanitario nel bagno della stanza interna del pronto soccorso adibita al ricovero. Sul posto, per i rilievi di rito e gli accertamenti investigativi, è intervenuta la Polizia. La salma intanto, dopo l’esame autoptico, è stata restituita ai familiari per la celebrazione delle esequie che saranno officiate domani sabato 29 agosto alle ore 16 presso il Santuario Madonna della Libera di Pratola Peligna. La camera ardente è stata allestita nell’obitorio dell’ospedale sulmonese.

Andrea D’Aurelio

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