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SULMONA – Sarà eseguita all’ospedale Spallanzani di Roma l’autopsia sul corpo di Attilio Caranfa, l’80 enne morto nei giorni scorsi nell’ex pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, dopo ore di attesa in ambulanza. La Procura della Repubblica di Sulmona, che ha aperto un’inchiesta sul caso, ha ottenuto la disponibilità del nosocomio romano anche se restano da concertare tempi e modalità. L’autopsia sui pazienti Covid richiede infatti un particolare sistema di areazione e un’area attrezzata per eseguire l’accertamento irripetibile in tutta sicurezza. L’ospedale di Sulmona non è un luogo idoneo per svolgere questo tipo di autopsia e la ricerca di una sede si è scontrata anche con la saturazione degli ospedali e le problematiche per l’emergenza pandemica in atto. Alla fine è arrivato l’ok dallo Spallanzani. Dettagli e modalità dovranno essere concertati con il medico legale incaricato, Luigi Miccolis. “L’inchiesta è aperta tant’è che proprio in queste ore è stata individuata la sede per svolgere l’autopsia con modalità ancora da definire. L’indagine avviata dalla magistratura non risulta quindi archiviata perché siamo in attesa di ulteriori sviluppi”- afferma il legale della famiglia Caranfa, l’avvocato Domenico Ciancarelli, spiegando che la notizia apparsa su alcuni organi d’informazione risulta destituita di ogni fondamento. Sono trascorsi sei giorni dalla morte dell’anziano che era entrato in ospedale per sottoporsi al tampone su indicazione del medico di base. Positivo al test rapido avrebbe atteso il riscontro del molecolare in ambulanza per un intero pomeriggio e per parte della nottata. Una volta entrato nell’ex pronto soccorso sarebbe morto per arresto cardiaco. I familiari di Caranfa hanno chiesto di andare a fondo della vicenda. In attesa dello svolgimento dell’esame peritale, il fascicolo d’inchiesta resta aperto.

Andrea D’Aurelio

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