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SULMONA – Risulta improbabile un nesso tra il decesso e la prima inoculazione del vaccino anti Covid. Lo spiegano dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila all’indomani della morte del 65 enne sulmonese, Giuseppe Ramunno, colto da improvviso malore sabato sera nel giardino della sua abitazione in via Arabona. Erano passate le 20,30 quando l’uomo si è sentito mancare e si è accasciato a terra sotto gli occhi dei presenti. Sono state poste in essere le prime operazioni di soccorso fino all’arrivo sul posto dell’ambulanza del 118 che ha praticato il messaggio cardiaco, per 45 minuti senza interruzione, con il disperato tentativo di salvare la vita al 65 enne. Purtroppo per Ramunno non c’era più nulla da fare. Verosimilmente quando l’equipe del 118 ha messo in atto il protocollo di soccorso il suo cuore aveva già cessato di battere. La sua vita, due mesi dopo il collocamento a riposo dallo stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona, si è fermata in un tragico istante. Ramunno non soffriva di particolari patologie anche se qualche problema cardiaco in passato lo aveva avuto. Pochi giorni prima si era sottoposto alla prima dose del vaccino Moderna. Non è stata disposta l’autopsia nè tantomeno chiesta dai familiari. Quello che è certo è che la Asl, come vuole il protocollo, ha segnalato il caso all’Aifa per tutti gli studi e gli approfondimenti del caso. “Non possiamo associare in automatico gli eventi cardiaci al vaccino. Il nesso risulta improbabile ma è chiaro che l’Aifa poi dirà la sua”- commenta Enrico Giansante, Direttore Uoc Siesp della provincia dell’Aquila, senza entrare nel merito della vicenda. La morte naturale è subentrata per cause da determinare. Da qui la segnalazione di rito all’agenzia del farmaco. Il quartiere intanto è ancora sotto shock. Resta il ricordo di Giuseppe, “una brava persona, non dava fastidio a nessuno ed era molto riservato”, raccontano i suoi amici e quanti lo conoscevano. La salma è esposta nella Casa Funeraria Caliendo Celestial fino alle ore 16 quando, nella Chiesa di San Giovanni da Capestrano, saranno officiati i funerali.

Andrea D’Aurelio

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