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SULMONA – Aveva chiesto il riconoscimento dell’invalidità civile ma, non riuscendo nel suo intento, aveva presentato regolare ricorso ma di quell’invalidità di cui aveva bisogno non ne ha mai beneficiato dal momento che è subentrato il decesso e tutte le pratiche sono passate nelle mani degli eredi. L’incredibile vicenda vede protagonista un uomo di Sulmona ( deceduto) e i suoi eredi che stanno aspettando da un anno la liquidazione della prestazione riconosciuta. A denunciare il caso è il Tribunale per i diritti del Malato con l’avvocato Catia Puglielli che ha raccolto una raffica di segnalazioni riguardanti i tempi di attesa di erogazione della prestazione riconosciuta. Il caso del sulmonese deceduto è uno dei più eclatanti ma sono stati diversi gli utenti a bussare alla porta del Tdm. Il problema si crea con il riconoscimento dell’invalidità civile per i pazienti che non possono deambulare e chiedono l’intervento dell’apposita commissione a domicilio. Passerebbero mesi in effetti prima della conclusione dell’iter. Quando l’invalidità viene riconosciuta deve passare ancora altro tempo prima della liquidazione della prestazione accordata. E’ il caso degli eredi del sulmonese deceduto che stanno aspettando da un anno. Con loro altri utenti, ancora in vita fortunatamente, che attendono da mesi. “E’ una situazione delicata. Il report sui tempi di attesa dell’invalidità civile è arrivato da Roma ma casi si verificano anche qui da noi. Ed è un problema che si deve risolvere”- interviene il responsabile del Tdm Edoardo Facchini che resta in prima linea sul fronte della sanità e dei diritti degli utenti-pazienti.

Andrea D’Aurelio

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