SULMONA – Negativi al secondo tampone i quattro pazienti ricoverati nella clinica San Raffaele di Sulmona. La notizia che tutti aspettavano era nell’aria ma l’ufficialità è arrivata solo poco fa con il riscontro scientifico dei test ripetuti l’altro giorno per certificare la piena negativizzazione del virus. I quattro pazienti Covid, gli unici rimasti in struttura, avevano già negativizzato con il primo tampone ma per la guarigione completa serviva un secondo esito negativo che è stato comunicato nel pomeriggio. I quattro hanno deciso di rimanere in clinica fino al decorso dei giorni di quarantena obbligatoria. Un risultato importante per la struttura sanitaria che sancisce l’archiviazione del contagio, almeno quello che si riferisce ai degenti che sono stati presi in carico nella struttura. Devono invece completare la negativizzazione gli operatori e i rispettivi familiari contagiati. Si tira quindi un primo respiro di sollievo in attesa della nuova sanificazione che scatterà a giorni per poi riprendere, si spera al più presto, la normale attività. Sono state settimane intense per la San Raffaele, il focolaio che ha preoccupato l’intero territorio. Si contano tre morti riconducibili al contagio in clinica: due anziani, uno di Prezza e l’altro di Sulmona e il sindacalista marito di una dipendente. Toccherà all’Istituto della Sanità associare la morta per Coronavirus anche se i tre decessi sono legati al Covid-19. La Procura intanto ha aperto l’inchiesta per epidemia colposa e lesioni colpose. Il fascicolo è stato aperto contro ignoti e si attende l’esito degli accertamenti dei Nas di Pescara che hanno controllato carte e documenti per verificare la corretta applicazione di misure e protocolli. La San Raffaele resta infine in attesa di una risposta della Regione sulla candidatura a centro Covid per la fase due dell’emergenza.
Andrea D’Aurelio
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