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PESCASSEROLI. “Mamma e papà sono in caserma. Dobbiamo pagare subito una cauzione per il rilascio. Ti mando una persona a ritirare i soldi”. E’ l’ennesima truffa messo a segno in Centro Abruzzo dalla banda di malviventi che torna a seminare il panico. A finire nel mirino del finto nipote è stata una 87enne di Pescasseroli. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi. L’anziana è stata raggiunta telefonicamente da un giovane che le ha chiesto denaro contante, dopo essersi spacciato per il nipote. “Non ho soldi in casa in questo momento”- ha risposto la donna, chiamata a quel punto a racimolare i gioielli che custodiva nell’abitazione. L’87enne, come concordato telefonicamente con il suo truffatore, si è recata nel luogo dell’appuntamento con una donna. Lì la donna ha consegnato i monili d’oro dal valore di migliaia di euro, ancora in corso di quantificazione. “Signora mi dia anche la fede”- ha aggiunto la complice, prima di allontanarsi. A scoprire l’arcano, poco dopo, è stato il nipote (quello vero) che ha allertato i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. I militari, agli ordini del capitano, Giuseppe Testa hanno avviato le indagini del caso e nelle prossime ore acquisiranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in paese, sperando di trovare indizi utili per identificare la banda di ladri. L’Alto Sangro torna quindi nel mirino dei malviventi. Proprio ieri il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha convalidato l’arresto di G.E. e L.R., i due giovani campani di 20 e 21 anni, fermati lo scorso venerdì dai carabinieri di Pescocostanzo.

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