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SULMONA – Una visita guidata virtuale nel museo della Shoah. E’ l’importante iniziativa messa in campo dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Ovidio” in occasione della giornata del 27 gennaio. La memoria per il Polo costituisce un caposaldo della mission e dell’offerta formativa. Da sempre. Senza fare rumore e con un certosino lavoro dietro le quinte, la scuola continua a cristallizzare e conservare la memoria con innumerevoli iniziative di rilievo. Da qui il collegamento odierno on lo Yad Vashem di Gerusalemme. Una visita da remoto e a tutto tondo che tocca le corde del cuore. Dal “Viale dei Giusti” dove ogni albero ricorda un “Giusto” che si è impegnato per gli ebrei fino al rogo dei libri e all’operazione Barbarossa. “Tutto ciò è importante per noi ma soprattutto per i nostri ragazzi che si fanno custodi e testimoni della Memoria”- afferma la Dirigente Scolastica, Caterina Fantauzzi- “Oggi il nostro pensiero va ad Ermanno Parete, prigioniero politico sopravvissuto a Dachau, che abbiamo incontrato tante volte come una persona di famiglia; a Sami e Selma Modiano che quando ci sentiamo al telefono si commuovono e ci dicono che ormai facciamo parte della loro storia; a Marika Venezia che, in ricordo di suo marito Shlomo, ci ha raccontato gli orrori del SonderKommando; alle sorelle Tatiana e Andra Bucci che più volte abbiamo ascoltato nel campo di Birkenau e a tutti coloro che da quei campi purtroppo non sono usciti”. Come a dire che la memoria è stata sempre al centro dei valori umani che la scuola ( il Polo Ovidio) ha trasmesso come seconda agenzia educativa, dopo la famiglia.

Andrea D’Aurelio

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