banner
banner

Nella Marsica la sanità soffre. Nell’ospedale di Avezzano quattordici persone sono al reparto Obi (Osservazione breve), dieci sono nell’area grigia (e quindi sono in attesa del secondo tampone e non ancora definibili veri e propri pazienti Covid) e otto sono stati temporaneamente sistemati tra il pronto soccorso e le stanze limitrofe. Dal Pronto Soccorso di Avezzano la situazione è a codice “nero”, sembra che i medici non avessero nemmeno ricevuto comunicazioni dalla Asl1 riguardo la struttura del Delta7 dell’Aquila. Struttura di cui ha parlato lo stesso Roberto Testa, manager l’altro ieri. Creata a sostegno di quella del G8, ci sono 120 posti disponibili, ma purtroppo sembra non ci sia tutto il personale a disposizione. Intanto è necessario trovare una soluzione al più presto, altrimenti la struttura marsicana collasserà in breve. Serve subito una risoluzione senza polemiche o si rischia il peggio. L’assessore regionale Liris, anche medico, è intervenuto sulla situazione:

“Bisogna tornare ad avere Avezzano Covid Free, altrimenti rischieremo tragici scenari tra qualche giorno al di là degli scontri politici, questa è una situazione di emergenza, il pronto soccorso di Avezzano è diventato un pronto soccorso Covid, i pazienti di altre malattie importanti rischiano di ammalarsi anche di Covid. Non possiamo permettercelo dobbiamo tornare ad avere le strutture Covid dell’Aquila come riferimento, spostare lì i pazienti covid, sanificare l’ospedale di Avezzano. Certo, bisogna anche creare un percorso differenziato con tensostrutture per l’accesso al pronto soccorso di Avezzano al fine di differenziare i pazienti Covid, ma i ricoveri devono avvenire all’Aquila. Avezzano non ha né la struttura né la conformazione organizzativa per poter ospitare il covid. Andando avanti così sarà un problema per tutta la provincia perché l’ospedale di Avezzano diventerà un incendio di covid, proprio perché sarà sempre più impossibile dividere gli spazi in cui vengono ospitati pazienti covid da quelli non covid. La mia linea era ed è proprio quella di portare il Covid solo a L’Aquila e di lasciare Avezzano e Sulmona e di altri ospedali compresi Pescina e Tagliacozzo nella capacità di curare le patologie ordinarie non covid”conclude Liris.

Nel Presidio ospedaliero “Umberto I” di Tagliacozzo è partito un focolaio covid nel reparto della riabilitazione cardiologica e si presume abbia interessato anche alcuni pazienti del reparto di riabilitazione neuromotoria.

Il sindaco Vincenzo Giovagnorio ha subito fatto richiesta di presidi di protezione individuale alla Protezione civile regionale, per i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari. E grazie ai Volontari del locale nucleo operativo, coordinati da Christian Rossi, nella mattinata di oggi sono stati recapitati all’”Umberto I”: 3300 mascherine tra ffp2 e ffp3, 3000 guanti, 416 tute, 500 cuffie e 250 camici monouso, 20 visiere e 3 forniture di gel igienizzanti.

La Direzione sanitaria del nosocomio ha deciso di non traferire altrove i pazienti risultati positivi. Mentre la Direzione sanitaria aziendale, con lettera 224964 a firma della Dott.ssa Cicogna, ha comunicato alla Dott.ssa Anna Cristina Meta responsabile della U.O.C. riabilitativa del Presidio ospedaliero di Tagliacozzo, che la struttura sarà utilizzata “…come degenza per malati Covid, anche in considerazione del fatto che dieci degenti del reparto di riabilitazione cardiologica già sono positivi”.

Situazione critica anche a Cerchio dove il Sindaco Gianfranco Tedeschi ha richiesto la massima collaborazione al fine di procedere a controlli puntuali in merito ai soggetti sottoposti a sorveglianza COVID per provvedimenti ASL e anche ai loro familiari e/o contatti diretti (Sorveglianza Fiduciaria).

Ed emana un’ordinanza sindacale con la quale chiude dal 7 Novembre tutte le Scuole (Scuola Materna ed Elementare) presenti nel territorio dalla didattica in presenza, garantendo in accordo con la Dirigente Scolastica la DAD. Chiusura al momento fissata per quindici giorni. Ordinanza che si è resa necessaria in seguito al nuovo report da parte dell’Ufficio ASL 1 – Ufficio Sorveglianza covid – da cui emerge che in un solo giorno i casi covid nel territorio comunale aumentavano in maniera esponenziale passano da 13 a 24. Anche che un Panificio locale, dove si recano molte persone e soprattutto ragazzi delle Scuole, ha chiuso perché i titolari sono stati colpiti dal covid e stanno correttamente provvedendo a fare tutte le sanificazioni dei locali come impone la Legge.

I sindaci di Magliano dei Marsi e di Balsorano sono positivi al Covid. Il comune di Pescina comunica che ha reso operativo il seguente numero 329 4711382 per qualsiasi criticità dovuta al Covid-19

Il direttore del reparto di malattie infettive dell’Aquila, Alessandro Grimaldi  afferma: “Non esistono ospedali in tutto il mondo in grado di rispondere ad ondate così forti di un’epidemia. Ci troviamo a combattere una guerra difficile da condurre, con dimensioni superiori alla prima ondata. La guerra, però, va combattuta con tutti i mezzi. Parlare di Avezzano covid free, ad oggi è un’utopia. Solo oggi tra Avezzano e L’Aquila ci sono 50 persone in attesa. Mettiamo che oggi riusciamo a ricoverarle tutte, domani, dopo domani che facciamo? Dove le mettiamo? Serve una strategia alternativa. Chi amministra la situazione ci ha pensato?Come in guerra, serve un piano: dal mio parere, è al momento necessario gestire più gente possibile a casa con aiuto dei medici di famiglia e medici del territorio. Allo stesso tempo serve una diagnostica dei tamponi più veloce, un personale specializzato che faccia anche dei giorni di prova prima di combattere in prima linea. Nella prima fase, nel mio reparto di malattie infettive, nessuno si è contagiato perché tutti facevano massima attenzione a tutto e sapevano quello che dovevano fare. Oggi i contagi nel personale sanitario dimostrano purtroppo che c’è bisogno di maggiore attenzione”.

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento