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A.S., col fratello, due dei fermati nella tranche lombarda della maxi inchiesta contro la ‘ndrangheta, sarebbero stati gli esecutori materiali “di violenze e minacce nei confronti dei dirigenti” della SPUMADOR Spa, nota azienda di bevande gassate finita nella morsa dei clan in Lombardia che ha uno stabilimento anche a Sulmona. Lo si legge negli atti della Procura milanese. Attraverso le intimidazioni i due avrebbero acquisito “il controllo e la gestione delle commesse di trasporto ‘conto terzi’” della SPUMADOR “per il tramite di Sea Trasporti”, società a loro riconducibile. E avrebbero partecipato “al cartello’ di imprese insieme ad alcune famiglie con i quali monopolizzavano le commesse di SPUMADOR” utilizzando altre due aziende e “continuando a ripartire i profitti  complessivamente ottenuti (dal 2015 al 2019)” di oltre 1,1 milioni di euro.

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