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SULMONA -  Manca il tecnico per poter effettuare le prestazioni sanitarie e gli utenti sono costretti a rivolgersi ad altri nosocomi e a fare chilometri per accedere alle cure. Accade all’ospedale di Sulmona, precisamente nel reparto di neurologia, dove da almeno cinque mesi a questa parte non è possibile svolgere un elettroencefalogramma e tutte le prenotazioni vengono dirottate nel presidio ospedaliero del capoluogo, in grado di erogare il servizio in tempi brevi, con ovvi disagi per gli spostamenti, soprattutto per gli utenti più fragili. A farne le spese l’altro giorno è stata una donna sulmonese di mezza età che ha prenotato la prestazione sanitaria e ha scoperto che il luogo di svolgimento dell’esame era proprio l’ospedale del San Salvatore. A Sulmona il disagio si protrae ormai da mesi, come confermano gli addetti ai lavori, almeno per alcune tipologie di esami. “E’ un problema che va risolto. E’ vero che parliamo della stessa Asl ma non è giusto che alla fine paga sempre l’utenza in difficoltà, che magari non può spostarsi”- si sfoga la donna.  Per neurologia va in replica un film già visto. Lo stesso problema si verificò nella primavera del 2018 e nell’autunno del 2019. Patologie croniche che l’ospedale si trascina. Sul caso il Tribunale dei diritti del Malato presentò anche un esposto in Procura.

Andrea D’Aurelio

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