I rinforzi richiesti non arrivano e la neuropsichiatria infantile, a Sulmona, continua a fare i conti con le lunghe attese. A denunciare la situazione è il Tribunale per i diritti del Malato che ha scritto alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, facendo sapere che, dopo le prime valutazioni, bisogna attendere in alcuni casi fino ad un anno per le prese in carico. “Nonostante le reiterate richieste di integrare il servizio di riabilitazione in materia di neuropsichiatria infantile ad oggi i bambini non riescono ancora ad ottenere la presa in carico dopo la valutazione multidimensionale.”- interviene la coordinatrice regionale del Tdm, Catia Puglielli, spiegando che “ci sono situazioni davvero difficili da gestire nelle famiglie che si sentono lasciate sole a se stesse”. “Su richiesta dei tanti genitori e bimbi che sono in attesa, chiediamo alla Asl di rendere trasparente il sistema delle liste di attesa per verificare la posizione del singolo minore all’interno di ogni lista. Inoltre il problema della Asl non può diventare il problema del malato, per cui chiederemo di integrare il servizio con ulteriori figure specialistiche”- conclude Puglielli.