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SULMONA – Il mezzogiorno è suonato e a Palazzo San Francesco, davanti l’ufficio della Segretaria Comunale, ci sono solo i due consiglieri di Fratelli d’Italia, Vittorio Masci e Salvatore Zavarella. Come d’altronde era prevedibile. La nona firma non è pervenuta ma nemmeno le altre sette, necessarie per decretare lo scioglimento anticipato dell’assise. “Ci doveva essere coerenza, crediamo assoluta, da parte di chi si professa oppositore di questa maggioranza e che, invece di attaccare noi, avrebbe dovuto aderire a questa iniziativa e presentarsi, unicamente a noi, per sottoscrivere le dimissioni”, ha affermato Masci, “dire che manca la nona firma è altrettanto ridicolo perché le firme si raccolgono al momento. Io non posso garantire la firma di nessuno perché ognuno risponde della sua persona, non davanti agli altri colleghi ma davanti alla città”. “I peggiori attacchi a quest’amministrazione”, ha proseguito, “sono venuti proprio da più di un consigliere di maggioranza, ma uno in particolare (Nannarone), che ha fatto il salto della quaglia passando da capogruppo di un partito a capogruppo di un’altra lista. E questo consigliere di maggioranza avrebbe dovuto coerentemente, dopo tutto quello che aveva detto su quest’amministrazione, presentarsi per sottoscrivere le dimissioni. La città a questo punto sa chi fa sul serio e chi fa la pantomima. Sarebbe bastato che tutti gli altri, che si lamentano di quest’amministrazione, si fossero presentati per trasformare questa nostra iniziativa in uno scioglimento dell’attuale amministrazione. Il bluff lo fanno loro dicendo di essere opposizione, poi invece si comportano come quinte colonne di questa maggioranza. Lascio perdere gli attacchi personali perché squalificano coloro che li fanno”, ha concluso Masci. Nel pomeriggio è stata diffusa una nota che riportiamo:

“Alla luce delle dichiarazioni di consiglieri di maggioranza e di opposizione, registrate
ieri, ed aventi ad oggetto le nostre persone siamo sempre più convinti che stiamo
attraversando una delle fasi peggiori della politica cittadina, caratterizzata da insulti,
attacchi personali e affermazioni che rasentano la diffamazione. Un modo di agire che non ci appartiene e che denota il nulla della politica rappresentato oggi da certi
personaggi. La nostra iniziativa di questa mattina era finalizzata a restituire alla città un governo capace di affrontare e risolvere i vari problemi che l’attanagliano. Chi oggi ha
boicottato la stessa, con la propria assenza, nonostante l’avessimo preannunciata per
tempo già da lunedì scorso, sta con Di Piero e con la sua maggioranza. Noi non ci
prestiamo a reggere i giochetti di chi predica bene ma razzola male, di chi vorrebbe
utilizzare tutta la minoranza solo per alzare il prezzo per poi avere poltrone in
maggioranza. Ecco perché oggi certi consiglieri non si sono presentati. Noi siamo stati eletti in opposizione e faremo opposizione sempre. Intanto la maggioranza del sindaco Di Piero continua a perdere tempo in inutili riunioni senza trovare la via di uscita a una crisi che di politico non ha nulla. Una crisi dettata da rancori di tipo personale che non
troverà mai soluzione. Intanto la città continua a subire le ripercussioni di questo stallo
amministrativo con un governo della città che non riesce a dare risposte su questioni
importanti come quella dell’ubicazione della nuova caserma dei vigili del Fuoco che
rischia, se si va avanti di questo passo, di andare a Pratola. Ringraziamo i tanti cittadini che in queste ore ci hanno espresso solidarietà per gli attacchi personali ricevuti e ci hanno nuova fiducia ad andare avanti per dare alla città una nuova amministrazione. Non ci sentiamo soli in questa battaglia. Se i consiglieri uscissero dal Palazzo, si accorgerebbero che i cittadini non ne possono più ed auspicano
un radicale cambiamento
La città ci è vicina. La città ha capito.”

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