
Nel Comune di Bussi, in provincia di Pescara, la formazione della nuova Giunta guidata dal sindaco Paolo Di Salvatore ha sollevato un acceso dibattito sulla parità di genere. La mancata inclusione di una figura femminile ha portato l’amministrazione a pubblicare un avviso pubblico per la ricerca di un’assessora esterna, un’iniziativa insolita per un ruolo amministrativo.
Secondo la legge n. 56/2014, per i comuni con più di 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato per meno del 40% nella Giunta, includendo il sindaco nel computo. Per i comuni più piccoli, l’equilibrio di genere è garantito dagli statuti comunali. Il Consiglio di Stato ha stabilito che l’assenza di rappresentanza femminile deve essere adeguatamente motivata con istruttoria e giustificazioni documentate.
Le esponenti del Partito Democratico hanno criticato l’avviso pubblico, evidenziando che due donne elette in maggioranza—Grazia Borcalli e Sonia Ammazzalorso—non sono state prese in considerazione per il ruolo di assessora, mentre ai candidati uomini non è stata richiesta la stessa procedura formale. Questo solleva dubbi sulla coerenza della scelta del sindaco e alimenta il sospetto di un trattamento discriminatorio.
L’opposizione ha sollecitato chiarimenti in Consiglio comunale, ma il sindaco ha ribadito la sua discrezionalità nella nomina degli assessori. Il caso potrebbe ora essere portato all’attenzione del Prefetto di Pescara per verificare il rispetto della normativa vigente.