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SULMONA – “Sulmona non avrà un ospedale di primo livello. È finita la pantomima dell’assessore della Lega, Nicoletta Verì. Dopo averci garantito a più riprese, anche in quinta commissione, che Sulmona avrebbe avuto il primo livello, dalla bozza del nuovo piano sanitario, purtroppo, abbiamo verificato che l’ospedale di Sulmona resterà come ospedale di base”. Lo annuncia la consigliera regionale, Marianna Scoccia, che ha chiesto alle forze di maggioranza di correggere la bozza della riorganizzazione della rete ospedaliere per inserire Sulmona tra gli ospedali di primo livello. Per il nosocomio dell’Annunziata è prevista la conferma  del punto nascita ma non cambierebbe la classificazione.  La bozza della nuova rete regionale sarà discussa in commissione nei prossimi giorni e  prevede per le 23 strutture ospedaliere della regione la seguente classificazione: 7 presidi ospedalieri di Primo Livello (L’Aquila, Avezzano, Chieti, Lanciano, Vasto, Pescara e Teramo; 7 di Base (Sulmona, Ortona, Popoli,Penne, Atri, Giulianova e S.Omero) e due presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate (Castel di Sangro e Atessa). Un Piano che sicuramente farà discutere. E la prima a far sentire la propria voce è la consigliera regionale Marianna Scoccia, la quale fa il punto della situazione in un momento delicato e di emergenza sanitaria per il covid 19, contestando apertamente la bozza di riordino degli ospedali stilata dalla Regione. “L’intero sistema sanitario del nostro Paese è stato messo in ginocchio ma è indubbio che gli ospedali più piccoli, come quello di Sulmona, sono quelli che hanno sofferto di più”, spiega Scoccia, “Se non fosse stato per il grande cuore, la generosità e la straordinaria professionalità dei nostri operatori sanitari saremmo arrivati al collasso dell’intero sistema. Il futuro stesso della nostra società dipende dalla Sanità, dalla capacità di incrementare l’organizzarzione del sistema di profilassi vaccinale e di tracciamento del contagio. È una operazione titanica che deve coinvolgere tutte le categorie del nostro Paese, istituzioni e cittadini. In questo senso serve moltissima responsabilità da parte di tutti. Secondo la consigliera regionale è il momento della verità e non più delle promesse.  (a.d’.a.)

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