SULMONA – “Una situazione che genera profonda preoccupazione e confusione nei percorsi attivati. Le chiediamo di fare definitivamente chiarezza sulla vicenda e quindi se bisogna considerare Sulmona un centro Covid e, in caso affermativo, quali siano i percorsi assistenziali e le misure di sicurezza individuati. Al contrario auspichiamo l’intervento dell’azienda per rivedere le decisioni preseâ€. E’ un passaggio del documento sottoscritto dai capigruppo consiliari del comune di Sulmona, dalla consigliera regionale Marianna Scoccia e dalla senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo, per il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’indomani della presa in carico di cinque pazienti Covid della clinica San Raffaele nel pre-triage del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Sulmona è salita a 50 casi di Coronavirus accertati sul territorio comunale, compresi gli oltre trenta che fanno riferimento alla clinica San Raffaele che non avrebbe personale, vista la cassa integrazione,per mettere in funzione la Tac, tanto da costringere i pazienti a farsi esaminare nel nosocomio No Covid. “La clinica non può passare come una vittimaâ€- è intervenuto il consigliere Maurizio Balassone che rimarca l’urgenza del ripristino del servizio di radiologia nella struttura sanitaria. Nella capigruppo è stato chiesto di proporre l’istituzione di una commissione ispettiva di Asl e Regione per accertare eventuali responsabilità aziendali e sanitarie sulla vicenda della clinica San Raffaele. La proposta, arrivata dal consigliere Fabio Pingue, è stata recepita dalla consigliera regionale Scoccia secondo la quale è necessario affrontare questa battaglia con lealtà e lucidità . Per la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, servono procedure più incisive e immediate come il reclutamento di personale da parte della Regione e l’utilizzo della clinica come centro Covid. Il consigliere Andrea Ramunno ha ribadito l’importanza di disciplinare i percorsi e affrontarli per tempo. Non è dello stesso avviso Mauro Tirabassi, secondo il quale l’azienda ha seguito i protocolli e il sindaco non può gestire l’emergenza in solitaria mentre la collega di partito, Elisabetta Bianchi, dopo aver fatto notare che non ci si può riunire per aver letto un articolo di giornale ( come se la stampa non ha la funzione di denunciare delle problematiche), ha ricordato di aver sempre lavorato perché l’ospedale fosse No Covid. “Appena appresa la notizia ho subito contattato l’assessore regionale Verìâ€- rassicura la consigliera regionale Antonietta La Porta- “posso dire che la Regione si è accertata personalmente del rispetto dei protocolli tant’è che i pazienti sono stati trasferiti.
Andrea D’Aurelio
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