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SULMONA – Dicono no alla solita guerra di campanili. Si all’assunzione di responsabilità, senza sè e senza ma. La riforma della geografia giudiziaria che prevede la cancellazione di quattro Tribunali abruzzesi fra cui quelli di Sulmona e Avezzano fa scendere in campo anche la Confesercenti. Un duro e prorompente monito alla classe politica perché si affretti a decidere con chiarezza senza parlare il “politichese”. Secondo la Confesercenti del Centro Abruzzo non è opportunità dire che deve essere la “Politica regionale abruzzese” a decidere tra il Tribunale di Avezzano e quello di Sulmona. ” È la “Politica” in generale” spiega Confesercenti “che ha l’obbligo di assumersene la piena responsabilità anche nel valutare, senza condizionamenti, le possibilità di “sopravvivenza” della Cittadella giudiziaria giusta. “In Abruzzo sono stati eletti numerosi Deputati, Senatori e Consiglieri regionali e sono stati delegati a rappresentare l’intero territorio – sottolinea Angelo Pellegrino – Si assumano la responsabilità della decisione finale; non facciano lo scarica barile. Abbiano il coraggio di decidere; altrimenti ne traggano le conseguenze dimettendosi in massa e contemporaneamente”. La Confesercenti del Centro Abruzzo lancia un appello affinché non si faccia rimpiangere la politica della Prima Repubblica. “Non si riempia il nostro tempo con un linguaggio politichese desueto – aggiunge Pietro Leonarduzzi – gli eletti utilizzino fino in fondo il loro potere di rappresentanza per stabilire cosa è opportuno per l’Abruzzo interno”.

Andrea D’Aurelio

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