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Il Covid non si ferma. Ad Avezzano è stato chiuso il Liceo artistico a causa di contagi. All’ospedale di Avezzano un’infermiera aquilana è risultata positiva.

Quel che desta più preoccupazione è l’Rsa dell’istituto religioso Don Orione di Avezzano: riscontrati 13 positivi tra gli ospiti. Disposti tamponi per la restante parte degli anziani e per il personale, ma ci sarebbero ospiti con sintomi febbrili e un medico risultato positivo. Nei giorni scorsi è stato contagiato anche un sacerdote. La Asl provinciale dell’Aquila ha effettuato una visita ispettiva disponendo misure stringenti rispetto agli ingressi dall’esterno nella struttura, soprattutto in riferimento ai parenti, e ordinando una ferrea separazione tra i positivi e i non contagiati. Nella residenza vengono ospitate circa 80 persone.

Sempre ad Avezzano è stato chiuso un ufficio postale per la positività di un dipendente.

Anche a L’Aquila e provincia crescono i numeri dei positivi.

Lunghe file da questa mattina presto davanti al Cup dell’ospedale dove risulta difficile mantenere i dovuti distanziamenti in un periodo reso ancora più difficile dall’impennata di casi in città.

Al disagio della fila anche quello del freddo, le temperature al mattino cominciano ad essere molto basse.

Pazienti invece senza accompagnatori al reparto di senologia dell’ospedale. I pazienti devono entrare soli e nessuno può rimanere in sala d’attesa.

Sicuramente si tratta di una misura utile a evitare assembramenti e la diffusione del Covid ma, nel caso specifico crea non pochi problemi a utenti dell’ospedale con problemi di deambulazione per esempio o che hanno bisogno di costante assistenza.

E mentre fino a ieri il DanteLabs sembrava un’oasi di speranza dove si raccoglievano in pellegrinaggio per effettuare tamponi a pagamento, anche a prezzi modici, oggi la nota da parte del laboratorio stesso in cui comunica “al fine di dare priorità alle persone in bisogno e ottimizzare l’utilizzo delle risorse scarse destinate ai test SARS-COV2 per il COVID-19, e dopo una consultazione con le autorità sanitarie, sarà possibile effettuare tamponi in sede solamente a persone munite di prescrizione medica o ospedaliera”.  Chi si è sottoposto a tampone racconta di essersi messo in fila dalle 6 del mattino per prendere il numero di prenotazione, col laboratorio che apre alle 9.

Intanto a L’Aquila il Prefetto Cinzia Torraco, ha ospitato oggi presso la Sala Operativa di Protezione Civile i Prefetti di Chieti, Pescara e Teramo (Armando Forgione, Giancarlo Di Vincenzo e Angelo de Prisco) con i quali ha preso parte all’incontro in videoconferenza nel quale il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, ha inteso incontrare tutti i Prefetti italiani, radunati nelle sedi dei capoluoghi regionali.

L’incontro, cui ha preso parte in collegamento dal Viminale il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, ed a cui sono intervenuti presso la Prefettura dell’Aquila il nuovo Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini, ed il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, Mauro Manzella

C’era anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi su convocazione del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per fare il punto sull’emergenza Covid-19.

“Ribadisco che la situazione, almeno nel territorio aquilano, è sicuramente complessa ma può essere affrontata secondo principi di coerenza, responsabilità e razionalità. Comportamenti e atteggiamenti frenetici, frutto di comprensibile preoccupazione, ma non supportati da reali esigenze cliniche o situazioni di rischio, possono sovraccaricare e far collassare il sistema sanitario e territoriale e le strutture deputate alla somministrazione di tamponi e test che devono essere effettuati dietro prescrizione medica. Invito a confidare nelle regole che abbiamo imparato e che devono accompagnare il nostro stile di vita in ogni contesto. È fondamentale, infatti, che ciascuno di noi mantenga tranquillità e continui a seguire una condotta sana. Ho chiesto che, in ogni caso, siano rafforzati il servizio di igiene, epidemiologia e salute pubblica, e si avvii un confronto serrato con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta” afferma Biondi.

Presenti anche l’assessore alla sanità Nicoletta Verì e il direttore  dell’Agenzia regionale di Potezione civile Mauro Casinghini e Alberto Albani, capo della task force regionale sanitaria.

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