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SULMONA – “Ci lasciamo dinanzi a queste tombe con l’impegno e la speranza di poter scrivere un giorno una storia fatta di pace e di prosperità, tenendo a mente sempre che nulla è perduto con la pace ma tutto può essere perduto con la guerra”. Con queste parole il vice sindaco di Sulmona Mariella Iommi ha chiuso la cerimonia del 2 novembre al cimitero di Sulmona. Un appello ai più giovani per la promozione della pace ma anche al rispetto delle regole. Immancabile il riferimento al recente attacco di New York e quindi il commosso ricordo di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane uccisa a dicembre 2016 nell’attentato di Berlino, per ribadire come la guerra e il terrorismo portano solo morte e distruzione. “Ritengo sia per noi tutti uno dei doveri principali rendere onore a chi è morto in guerra, sacrificando la propria vita, per essere cittadini migliori e costruire un futuro di prosperità per i nostri figli e una società fondata sulla pace”- ha rimarcato la Iommi nel corso del suo discorso pronunciato nel piazzale del Cimitero al termine della Santa Messa officiata da padre Emilio Cucchiella e subito dopo la deposizione della corona d’alloro in memoria dei defunti e il rito dell’alzabandiera. Poi il richiamo al senso dello Stato e al rispetto delle regole. “Purtroppo oggi”- riprende il vice sindaco- “si è radicata una convinzione secondo cui sono bravi e da imitare coloro che non stanno alle regole e che con il loro comportamento si sentono legittimate a fare qualunque cosa. Solo rispettando le norme e lo Stato riusciremo a costruire una società più equa e giusta, quella che ci hanno lasciato i nostri cari”. Alla cerimonia hanno preso parte anche le autorità militari, il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e le associazioni combattentistiche e d’arma.

Andrea D’Aurelio

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