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SULMONA – La prima udienza del processo davanti al colleggio penale del Tribunale di Sulmona si svolgerà mercoledì 26 gennaio dopo la citazione diretta a giudizio da parte della Procura della Repubblica. Ma non è tanto questa la novità dell’ultimo minuto. Il medico sulmonese, P.L. di 52 anni, finito nell’inchiesta coordinata dai Carabinieri del Nas, sarà processato anche per l’ipotesi di peculato. I successivi accertamenti effettuati dai militari hanno infatti allargato l’attività d’indagine sugli ambienti professionali dove il medico operava. Secondo i Nas il medico si sarebbe appropriato di siringhe e medicinali all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, per una somma equivalente di 150 euro, al fine di svolgere le prestazioni a domicilio. Un’accusa, quella di peculato, che si va a sommare alla già contestata concussione per aver somministrato le cure a domicilio ad una paziente oncologica, intascando 230 euro in contanti. Nel corso dell’interrogatorio, dopo l’arresto in flagranza di reato, il medico si era difeso spiegando di essere stato contattato dalla donna, di aver somministrato una cura adiuvante e non salva vita, come sostenuto dall’accusa. Inoltre il compenso era dovuto ad una semplice prestazione professionale con partita Iva. Da qui la remissione in libertà e la citazione diretta a giudizio. “Sono stato tirato dentro in una storia assurda. Io non c’entro nulla tant’è che sono stato contattato dalla donna. Ho sempre fatto più di quanto dovuto per i miei pazienti, senza badare al denaro”- si era giustificato il medico. Nel frattempo la persona offesa che ha aveva fatto scattare l’inchiesta è deceduta per le sue precarie condizioni di salute. Il quadro probatorio non è stato cristallizzato in assenza di incidente probatorio. Secondo l’accusa gli elementi indiziari sarebbero solidi, stando anche alle registrazioni acquisite. Mentre per il medico e gli avvocati difensori, Alessandro Margiotta e Massimo Zambelli, si tratta di un grande ed assurdo equivoco. Ai giudici del collegio l’ultima parola. (a.d’.a.)

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