SULMONA – Due proscioglimenti e un’assoluzione. Si è chiusa così, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pianacchio, il processo a carico del sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, del padre imprenditore e un altro imputato, Mario D’Amato. Tutto era partito a novembre 2012, in seguito a una denuncia presentata da alcuni autisti, che erano stati licenziati, a loro dire, ingiustamente. Nel corso di un’udienza del processo, un dipendente, secondo quanto sostenuto dall’accusa, sarebbe stato indotto a testimoniare da Antonella Di Nino e dal padre, che nel dicembre del 2010 una Mercedes dell’azienda era ferma per riparazioni e non poteva circolare. Mentre l’auto sarebbe stata perfettamente funzionante. Tutto questo per smentire le tesi della pubblica accusa. D’Amato era invece finito sotto processo per favoreggiamento e falsa testimonianza. Per lui l’accusa è caduta con l’assoluzione mentre per i Di Nino è intervenuta la prescrizione. “La sentenza odierna”- commenta con soddisfazione il sindaco di Pratola- “scrive la parola fine sull’intera vicenda giudiziaria. La nostra famiglia ha sempre operato con onestà e nel pieno rispetto del norme”. (a.d’.a.)