
Il consiglio di disciplina forense, dell’ordine distrettuale dell’Aquila, ha archiviato il procedimento disciplinare a carico di Tania Liberatore, avvocato del Comune di Rivisondoli e moglie del sindaco Giancarlo Iarussi, che era finita nel mirino dell’organismo dopo l’inchiesta aperta dalla procura della repubblica di Sulmona per la tentata estorsione. Liberatore, assieme al sindaco e al vice, per aver chiesto una somma di circa 20mila euro da una famiglia napoletana per chiudere una transazione per un abuso edilizio nel paese riguardante una scala su suolo pubblico. Accuse ridimensionate in fase cautelare prima dal Tribunale del Riesame dell’Aquila, che aveva revocato per i tre l’obbligo di firma e poi dalla Cassazione. Accuse cadute il 7 dicembre 2023 con l’assoluzione decisa dal collegio del Tribunale di Sulmona. Il filone penale dell’inchiesta prosegue con il secondo round in Corte d’Appello dal momento che la procura ha impugnato la sentenza di assoluzione dei giudici. Tuttavia, l’avvocata già giudice onorario, è uscita indenne dal filone disciplinare, essendo stata completamente scagionata. “L’avvocato, come dalla stessa precisato in audizione, si era limitata a dare conto dei compensi ricevuti e fatturati, in base ai quali doveva essere (ri)quantificato il rimborso preteso dall’amministrazione”- rileva il consiglio di disciplina, secondo il quale “le condizioni poste dal Comune per potere addivenire ad un accordo risultavano già dalla citata transazione del 2017, predisposta consensualmente”. Procedimento archiviato e niente sanzione