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SULMONA – Non ci fu alcuna diffamazione. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, ha pronunciato oggi la sentenza di non luogo a procedere per l’ex assessore comunale, Cristian La Civita, per il quale la Procura della Repubblica di Sulmona aveva chiesto il rinvio a giudizio dopo la denuncia del sindaco Annamaria Casini. Una querelle quella tra ex alleati che va avanti ormai da tempo ed è finita sul tavolo della giustizia. L’inchiesta è stata avviata nel maggio del 2019 quando la Casini si recò in Procura contestando un’intervista riportata dal quotidiano online “Il Germe” in cui, nell’articolo firmato dalla collega Anna Spinosa, il primo cittadino veniva definito da La Civita “incapace e inadeguato”, con tanto di invocazione al “commissariamento”. Il riferimento era in particolare alla riorganizzazione della macchina amministrativa di Palazzo San Francesco che secondo il sindaco non si concretizzò proprio a causa del suo ex assessore, come dichiarò la diretta interessata in Consiglio Comunale. La contesa e le divergenze tra i due erano scoppiate passato poco tempo dall’insediamento della giunta comunale. E i primi scontri si erano accesi proprio sulle ipotesi di riorganizzazione della macchina comunale sempre più in difficoltà. Poi l’uscita di scena di La Civita il 20 aprile del 2018 e quattro giorni più tardi la nostra trasmissione televisiva nel corso della quale l’ex assessore portò le carte della bozza di delibera di programmazione. I toni si riaccesero fino all’ennesimo rimpasto dell’esecutivo e alla dichiarazione del sindaco in Consiglio. Da qui l’intervista di La Civita rilasciata al quotidiano on line attraverso la quale l’ex assessore parlò di tensione e mancanza di confronto, dichiarando che “qui siamo di fronte ad una donna che ha problemi con tutti, che soffre di invidia sociale, la inviterei a fare un confronto col sindaco di Prezza Marianna Scoccia e il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, di chi sa gestire, questi i sindaci operativi”. Per la Casini si è trattato di un attacco tutto personale che andava al di là della sfera politica. Non è mai stato dello stesso avviso La Civita che contestò l’operato politico della Casini, un messaggio rivolto cioè alla persona giuridica ( sindaco di Sulmona) e non a quella fisica (Annamaria Casini). Oggi è arrivata la sentenza del Gup che ha prosciolto l’ex assessore perché il fatto non costituisce reato. “E’ una decisione che, seppure va rispettata, non condividiamo. Aspetteremo le motivazione della sentenza per valutare il da farsi”- commenta l’avvocato Gianluca La Valle che ha assistito la Casini costituitasi parte civile nel procedimento. “Una sentenza che ci soddisfa perchè, stando almeno al tenore della formula di proscioglimento, recepisce pienamente la nostra linea difensiva volta a ricondurre le dichiarazioni oggetto di contestazione nell’alveo del diritto di critica politica”- conclude l’avvocato Luca Tirabassi, difensore dell’imputato.

Andrea D’Aurelio

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