banner
banner

Medici con tempi di diagnosi che cambiano, oss dirottati nella vicina rianimazione per il periodo di luglio, infermieri in soccorso degli altri reparti con un notevole carico di lavoro da gestire. Si complica la situazione per il pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona a rischio collasso. Nelle ultime ore nuove tensioni hanno fatto riemergere le varie problematiche. Il piano ferie manda in affanno l’intera struttura ospedaliera, vista la cronica carenza di personale, ma la situazione appare esplosiva proprio per il pronto soccorso, quello che dovrebbe essere il fronte office per l’utenza nonchè il biglietto da visita dell’ospedale. Nella giornata di ieri una sola infermiera è stata chiamata a gestire sette pazienti Covid che sono in osservazione nell’area grigia del terzo piano a fronte di soli quattro posti disponibili. Tra servizi di 118, pre triage e soccorso per altri reparti, nonostante la pianta organica degli infermieri sia quella più numerosa, non si riescono a fronteggiare al meglio le varie evenienze con il rischio di creare seri disservizi a discapito dell’utenza, soprattutto in riferimento alle stanze di osservazione interna che gli operatori sanitari non hanno forze e tempo per controllare. D’altronde, sempre ieri, un infermiere in turnazione nel pronto soccorso è stato dirottato nel reparto di ortopedia. Serve una politica aziendale mirata al rilancio dell’unità che, per i diversi servizi da gestire, non è in grado di venire in soccorso di altri reparti. Il caso emblematico riguarda un 70 enne che, dopo sei ore di attesa, è stato ricoverato per un’appendicite in atto. Non sono mancati momenti di tensione con i congiunti che hanno minacciato di far intervenire le forze dell’ordine. Insomma la situazione sta diventando insostenibile e di questo passo si arriverà alla completa esasperazione da parte di operatori ed utenti.

Lascia un commento