
SULMONA. Non luogo a procedere per tenuità del fatto. Con questa formula il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha prosciolto D.C., poliziotto della Stradale di Sulmona, che era finito sotto inchiesta per truffa ai danni dello Stato. Un’inchiesta che era partita lo scorso anno dopo l’esposto presentato in procura da alcuni colleghi in divisa. All’agente veniva sostanzialmente contestato di aver violato la disposizione di comando e di essersi recato al bar. Quattro gli episodi finiti nel mirino della magistratura. Per il gup non ci sono ragionevoli previsioni di condanna a carico dell’imputato, come rilevato dagli avvocati difensori, Massimo Lucci e Augusto La Morgia, per particolare tenuità del fatto, a differenza di quanto si era appreso in precedenza e avevamo erroneamente riportato. Secondo gli avvocati difensori la disposizione di comando non è normata e le pause al bar erano avvenuto nel momento in cui il poliziotto si era accertato che non c’era alcun collega da sostituire in sede.