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SULMONA – Non è riuscito a reperire la bombola d’ossigeno per la terapia domiciliare e nel giro di 24 ore è tornato in ospedale. L’incredibile vicenda vede protagonista un 55 enne di Sulmona che dopo essere stato dimesso dal vecchio pronto soccorso per proseguire l’ossigenoterapia presso il proprio domicilio, è stato costretto a chiedere di nuovo le cure ospedaliere vista la difficoltà a reperire il macchinario. Un caso che conferma i contorni seri e preoccupanti di una problematica già sollevata da volontari e istituzioni. Proprio ieri è partito un esposto dal Tribunale della sanità alla Regione Abruzzo. La carenza di bombole di ossigeno sul territorio non fa altro che aumentare la pressione sugli ospedali che il più delle volte si ritrovano ad allungare la degenza ai pazienti dimissibili, per evitare quanto accaduto al 55 enne che era stato dimesso 24 ore prima dalla sua nuova presa in carico. Incredibile ma vero. Sul caso è intervenuto nelle ultime ore l’assessore comunale, Luigi Di Cesare, che rilancia l’appello per un uso responsabile del macchinario. “Ricevo da persone purtroppo ammalate e dalle farmacie della zona segnalazioni di carenza di bombole d’ossigeno da riempire e farle pervenire ai soggetti che ne hanno bisogno. In qualità di assessore alla Sanità faccio appello a coloro che ne abbiano disponibilità di riconsegnare le bombole medesime che una volta riempite di ossigeno, saranno destinate ai soggetti i quali, in questo momento così critico, continuano ad averne bisogno”- interviene Di Cesare spiegando che il suo “oltre ad essere un appello alla solidarietà e al civismo, vuole significare una sensibilizzazione alla vicinanza con i soggetti che soffrono; infatti, non dobbiamo dimenticare che l’ossigeno, per tutti ma soprattutto per i malati di coronavirus, è l’ancora di vitalità e speranza in questa comune battaglia contro il nemico invisibile. Chiedo ,quindi, la massima cooperazione da parte di tutti nella saggia gestione e riconsegna delle bombole d’ossigeno” conclude l’assessore. Al suo appello si associa l’assessore alla Farmacia, vice sindaco Marina Bianco, che sentita al riguardo raccomanda a tutti i possessori di bombole oggi non utilizzate di non restare indifferenti a questo appello compiendo un atto di solidarietà concreta.

Andrea D’Aurelio

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